L'Ultimo Incantesimo by Mary Stewart

L'Ultimo Incantesimo by Mary Stewart

autore:Mary Stewart
La lingua: ita
Format: mobi, epub, azw3
Tags: Fantasy, Storico
pubblicato: 2011-08-14T13:20:59+00:00


Nove

Il giorno dopo Artù e i suoi compagni tornarono a cavallo a Ynys Witrin, e io andai con loro. Ci recavamo, su invito del re Melwas e della regina sua madre, a una cerimonia di ringraziamento per le recenti vittorie del re.

Ora, benché a Ynys Witrin ci sia una chiesa cristiana, e sul monte presso la sacra sorgente esista un nucleo monastico, la divinità che governava quell'antica isola era ancora la dea, la Madre il cui santuario è lì da tempi immemorabili e che ancora è servita dalle sue sacerdotesse, le ancillae. È un culto simile, ma a mio parere più antico, del mantenimento del fuoco sacro da parte delle vestali nell'antica Roma. Il re Melwas, come gran parte del suo popolo, era un seguace degli dei più antichi; inoltre, e questo era molto più importante, sua madre, una vecchia formidabile, adorava la dea ed era generosa con le sue sacerdotesse. L'attuale Signora del santuario (l'alta sacerdotessa, in quanto rappresentante della dea, aveva questo titolo) era sua parente.

Benché Artù personalmente fosse stato educato in una casa cristiana, non mi meravigliò che accettasse l'invito di Melwas. Ma alcuni ne furono sconcertati. Quando ci radunammo alla Porta del re, pronti per la cavalcata, sorpresi un paio di occhiate scoccategli dai compagni con, qua e là, un'ombra di disagio.

Artù sorprese il mio sguardo - stavamo aspettando Bedwyr che parlava un momento con la sentinella alla porta - e sorrise. Parlò a bassa voce. «C'è bisogno che lo spieghi a te?»

«Assolutamente no. Hai considerato che Melwas sta per diventare tuo vicino e che ha dato un aiuto non indifferente per la costruzione della roccaforte. Hai anche capito che era saggio compiacere la vecchia regina. E naturalmente ti sei ricordato di Rugiadosa e Morella, e di ciò che ti era stato detto sul modo di placare la dea.»

«Rugiadosa e... Ah, le mucche del vecchio. Sì, certo! Avrei dovuto saperlo che ci saresti arrivato immediatamente! In effetti, ho ricevuto un messaggio dalla Signora in persona. La popolazione dell'isola vuole rendere grazie per le vittorie di quest'anno e invocare le benedizioni su Caer Carnei. Vivo nella paura che qualcuno dica loro che durante la battaglia di Caer Guinnion portavo il pegno di Ygraine!»

Stava parlando del fermaglio con il nome MARIA inciso tutt'intorno sul bordo. Maria è il nome della dea dei cristiani. Dissi: «Non credo tu ti debba preoccupare. Quel santuario è antico come la terra su cui sorge, e quale che sia la Signora cui tu parlerai lì, ad ascoltarti sarà sempre la stessa. Ne esiste solo una, dal principio. Almeno così credo... Ma che diranno i vescovi?».

«Io sono il Sommo re» disse Artù, e chiuse così la discussione. Allora arrivò Bedwyr, e uscimmo tutti dalla porta.

Era una giornata mite, grigia, con, nelle nuvole, la promessa di una pioggia estiva, da qualche parte. Fummo presto fuori della zona boscosa, e ci inoltrammo negli acquitrini. Ai due lati della strada si estendeva l'acqua, grigia e increspata dalla brezza che l'attraversava in tutti i sensi, come le zampe di una lince.



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